Calcolatore Tasse Regime Forfettario (con simulazione acconti e saldi)
Calcola l'imposta sostitutiva, i contributi INPS e il reddito netto nel regime forfettario, inclusa la simulazione di acconti e saldi.
Il regime forfettario è un regime fiscale semplificato rivolto a professionisti e lavoratori autonomi con ricavi non superiori a 85.000 euro annui. Il calcolatore consente di determinare in tempo reale l'imposta sostitutiva, i contributi INPS e il reddito netto, con la possibilità di simulare i pagamenti di acconti e saldi. A differenza del regime ordinario, il forfettario applica un'imposta sostituiva sostitutiva dell'IRPEF e prevede una tassazione basata su coefficienti di redditività che variano a seconda del tipo di attività. Per i primi cinque anni di attività, l'aliquota è del 5%; successivamente, passa al 15%. Questo regime è particolarmente conveniente per chi ha margini di guadagno ridotti e desidera semplificare la gestione amministrativa.
Qualità editoriale
- Ultimo aggiornamento
- 5 nov 2025
- Versione modello
- v1.0
- Revisione a cura di
- Dott.ssa Laura Rinaldi
- Lead fiscalista
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Results
Reddito Imponibile
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Contributi INPS Calcolati
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Reddito per Calcolo Imposte
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Aliquota Determinata
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Imposta Sostitutiva Annua
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Carico Fiscale Totale (Imposta + Contributi)
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Reddito Netto Annuo
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Reddito Netto Mensile
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Primo Acconto (40%) - Scadenza 30 Giugno
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Secondo Acconto (60%) - Scadenza 30 Novembre
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Saldo Anno Precedente - Scadenza 30 Giugno
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Pagamento Totale 30 Giugno (Saldo + 1º Acconto)
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Pagamento Totale 30 Novembre (2º Acconto)
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Aliquota Effettiva sul Reddito Lordo (%)
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Metodologia
Il calcolo nel regime forfettario segue un processo sistematico articolato in sei fasi: (1) Determinazione del Reddito Imponibile, ottenuto moltiplicando i ricavi lordi per il coefficiente di redditività specifico della categoria ATECO scelta (variabile da 40% a 86%). (2) Calcolo dei Contributi INPS, pari al 26,07% del reddito imponibile per la Gestione Separata, che vengono dedotti dalla base per il calcolo dell'imposta. (3) Individuazione dell'Aliquota, che è del 5% nei primi cinque anni di attività e del 15% successivamente, determinando il livello di tassazione effettivo. (4) Calcolo dell'Imposta Sostitutiva, applicando l'aliquota determinata al reddito imponibile al netto dei contributi. (5) Determinazione del Reddito Netto, sottraendo dai ricavi lordi sia i contributi che l'imposta sostitutiva. (6) Simulazione dei Pagamenti, includendo il saldo dell'anno precedente (scadenza 30 giugno), il primo acconto al 40% (scadenza 30 giugno) e il secondo acconto al 60% (scadenza 30 novembre). Il calcolatore utilizza la competenza di cassa, dove i ricavi si considerano effettivamente percepiti al momento dell'incasso, non della fatturazione.
Esempi pratici
Professionista Indipendente - Primo anno di attività
Consulente informatico che avvia la partita IVA con ricavi annui attesi di 35.000 euro. Beneficia della aliquota agevolata del 5% e vede una tassazione più leggera nel primo quinquennio. Con il coefficiente di redditività del 78% (attività professionale), il reddito imponibile è di 27.300 euro. I contributi INPS ammontano a 7.117,41 euro (26,07% di 27.300). L'imposta sostitutiva è calcolata su 20.182,59 euro al 5%, risultando in 1.009,13 euro. Il reddito netto annuo è di 26.873,46 euro (circa 2.239 euro mensili), con un carico fiscale totale del 23,3% sui ricavi lordi.
Commerciante al Dettaglio - Attività consolidata
Proprietario di un piccolo negozio di abbigliamento con ricavi consolidati di 60.000 euro annui, oltre il quinto anno di attività. Rientra nella categoria commercio al dettaglio (coefficiente 40%). Il reddito imponibile è 24.000 euro, con contributi INPS di 6.256,80 euro (26,07%). Applica l'aliquota ordinaria del 15% su 17.743,20 euro, ottenendo un'imposta sostitutiva di 2.661,48 euro. Il reddito netto annuo risulta in 51.081,72 euro (circa 4.257 euro mensili). I pagamenti previsti sono: saldo giugno 2.661,48 euro, primo acconto giugno 1.064,59 euro (totale giugno 3.726,07 euro), secondo acconto novembre 1.596,89 euro. Il carico fiscale complessivo è del 14,9%.
Punti chiave
Il regime forfettario rappresenta un'opportunità strategica per professionisti e piccoli imprenditori che desiderano una tassazione semplificata e prevedibile. Con l'aliquota agevolata del 5% nei primi cinque anni, è particolarmente conveniente per chi avvia una nuova attività. Il coefficiente di redditività, sebbene possa sembrare conservatore, riduce la base imponibile, limitando il carico fiscale. È cruciale monitorare il limite di 85.000 euro di ricavi annui, poiché il superamento comporta l'automatica uscita dal regime. Per chi gestisce una partita IVA e desidera semplificare la contabilità, evitando l'IVA e la gestione dei registri ordinari, il forfettario rimane la scelta più pragmatica. Pianificare con anticipo i pagamenti di acconti e saldi è essenziale per evitare sorprese di cassa nel mese di giugno e novembre.
Domande frequenti
Qual è la differenza tra l'aliquota del 5% e quella del 15%?
L'aliquota del 5% si applica nei primi cinque anni di attività per i nuovi iscritti al regime forfettario (se non hanno avuto partita IVA negli ultimi tre anni e non continuano un'attività familiare). Successivamente, passa al 15%. La differenza fiscale è sostanziale: su un reddito imponibile di 25.000 euro, il 5% genera 1.250 euro di imposta, mentre il 15% ne genera 3.750 euro.
Come viene calcolato il coefficiente di redditività?
Il coefficiente di redditività è stabilito dalla legge in base al codice ATECO della tua attività. Varia dal 40% (per commercio al dettaglio e ingrosso) all'86% (per costruzioni). Rappresenta la percentuale di ricavi lordi che viene considerata reddito imponibile. Un coefficiente basso (40%) è vantaggioso poiché riduce la base per il calcolo delle imposte.
I contributi INPS sono deducibili dall'imposta?
Sì, i contributi INPS sono completamente deducibili. Vengono sottratti dal reddito imponibile prima di applicare l'aliquota d'imposta. Questo significa che il vero carico fiscale è dato dalla somma di imposta e contributi, non solo dall'imposta sostitutiva. Ad esempio, con ricavi di 40.000 euro, i contributi INPS di circa 7.117 euro riducono significativamente la base imponibile.
Cosa accade se supero il limite di 85.000 euro?
Se i ricavi superano i 85.000 euro, sei automaticamente escluso dal regime forfettario a partire dall'anno successivo. Sei obbligato a passare al regime ordinario, con tutti gli adempimenti fiscali e contabili che comporta (registri IVA, dichiarazioni ordinarie, ecc.). Pertanto, è fondamentale monitorare i ricavi costantemente durante l'anno.
Come funzionano gli acconti e il saldo?
Nel regime forfettario, il pagamento delle imposte avviene in tre momenti: (1) Saldo dell'anno precedente entro il 30 giugno dell'anno corrente; (2) Primo acconto (40% dell'imposta stimata) entro il 30 giugno; (3) Secondo acconto (60% dell'imposta stimata) entro il 30 novembre. Se l'imposta dell'anno è superiore a quella dell'anno precedente, la differenza si paga come acconto. Se è inferiore, si genera un credito.
Posso usare il regime forfettario se ho un dipendente?
Sì, puoi avere dipendenti nel regime forfettario. Tuttavia, devi rispettare il limite di 85.000 euro di ricavi annui. Gli stipendi dei dipendenti sono deducibili come costi aziendali nel calcolo ordinario, ma nel forfettario non hai questa deduzione: il carico fiscale è fisso basato sul coefficiente di redditività, indipendentemente dai costi sostenuti.
Glossario
- Regime Forfettario
- Un regime fiscale semplificato per lavoratori autonomi e professionisti con ricavi non superiori a 85.000 euro annui. Sostituisce l'IRPEF con un'imposta sostitutiva e consente di non applicare l'IVA sulle transazioni.
- Coefficiente di Redditività
- Una percentuale stabilita dalla legge in base al tipo di attività (ATECO) che rappresenta il rapporto tra ricavi presunti e effettivamente dichiarati. Varia dal 40% all'86% e determina la base imponibile.
- Imposta Sostitutiva
- Un'imposta che sostituisce interamente l'IRPEF e le addizionali regionali e comunali nel regime forfettario. Si applica con aliquota del 5% (primi 5 anni) o 15% (successivamente).
- Contributi INPS
- Contributi previdenziali obbligatori calcolati al 26,07% del reddito imponibile per la Gestione Separata INPS. Assicurano diritti pensionistici e sanitari al professionista.
- Reddito Imponibile
- Il reddito ottenuto moltiplicando i ricavi lordi per il coefficiente di redditività. Rappresenta la base su cui si calcolano sia i contributi INPS che l'imposta sostitutiva.
- Competenza di Cassa
- Principio secondo cui i ricavi si considerano al momento dell'effettivo incasso, non della fatturazione. Nel regime forfettario, questo principio consente una migliore gestione della cassa.
- Acconto
- Un pagamento parziale dell'imposta dovuta, versato prima della scadenza finale. Nel forfettario, gli acconti sono il 40% (giugno) e il 60% (novembre) dell'imposta stimata dell'anno.
- Saldo
- Il pagamento dell'imposta relativa all'anno precedente, dovuto entro il 30 giugno dell'anno corrente. Se l'imposta dell'anno corrente è superiore al saldo versato, la differenza costituisce acconto.
- ATECO
- Classificazione statistica delle attività economiche. Identifica il tipo di lavoro svolto e determina il coefficiente di redditività applicabile nel regime forfettario.
- Carico Fiscale Totale
- La somma dell'imposta sostitutiva e dei contributi INPS. Rappresenta il costo complessivo della tassazione nel regime forfettario.